Riscoprire l’ufficio sotto una luce nuova e più sofisticata

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Riscoprire l’ufficio sotto una luce nuova e più sofisticata

Uno dei principali produttori al mondo di articoli sportivi ha deciso di affidarsi alla flessibilità, sostenibilità ed economicità della tecnologia LED di Nichia. Il caso studio è stato presentato recentemente all’evento di Milano “Roadshow 30 anni del LED blu Nichia”, organizzato da Nichia in collaborazione con il partner Welt Electronic.

Il progetto di rinnovamento dell’illuminazione all’interno di una palazzina di uffici ha posto ingegneri ed esperti di illuminotecnica di fronte ad una serie di sfide molto impegnative. E, quando il rinnovamento degli impianti di illuminazione preesistenti ha assunto i connotati di una totale riconversione alla tecnologia LED, le soluzioni di Nichia sono entrate in campo offrendo la necessaria flessibilità e superando tutte le aspettative in termini di qualità e sostenibilità.

In un’epoca caratterizzata da prezzi energetici in continua ascesa, cambiamenti climatici e carenza di personale qualificato, le aziende sono chiamate a ridefinire le proprie strategie in diverse aree di attività e a sostituire eventuali strutture e tecnologie obsolete. Sempre più aziende tendono a optare, quindi, per una sostituzione del proprio sistema di illuminazione all’interno degli uffici con la tecnologia LED.

Tuttavia, nel processo di ammodernamento del sistema di illuminazione, quello che molte aziende spesso non tengono presente è il fatto che la conversione alla tecnologia LED apporta numerosi vantaggi non solo sulla bolletta energetica, ma anche in termini di benessere dei dipendenti. Anche uno dei più noti brand tedesco di articoli sportivi ha recentemente rinnovato l’illuminazione dei propri uffici, ponendo gli esperti di illuminotecnica coinvolti nel progetto di fronte a nuove e importanti sfide.

 

Confortevole per i dipendenti, rispettosa dell’ambiente

Visto l’approccio responsabile che l’azienda tedesca adotta nell’utilizzo dell’energia e delle risorse naturali, il progetto di illuminazione della sede centrale di Herzogenaurach avrebbe dovuto contribuire tanto a promuovere l’immagine di sostenibilità veicolata dall’azienda, quanto a ridurre i consumi energetici. Allo stesso tempo, tra gli obiettivi vi era quello di creare un’atmosfera il più possibile gradevole per dipendenti e ospiti dell’edificio.

Il progetto è stato affidato allo studio Käferhaus GmbH di Vienna che ha esaminato l’idoneità delle diverse soluzioni di illuminazione per ufficio disponibili sul mercato rispetto alle esigenze del progetto. Non essendo, tuttavia, giunti a risultati soddisfacenti, gli esperti hanno deciso di coinvolgere Reinhard Vedder, amministratore delegato dello studio di architettura e illuminotecnica Vedder.Lichtmanagement di Monaco di Baviera.

Per prima cosa, Vedder ha esaminato più da vicino quali fossero le sfide da affrontare a livello di dispositivi di illuminazione ed esigenze illuminotecniche, per poi condurre una serie di test. Ben presto Vedder ha capito come l’edificio da dotare di una nuova illuminazione fosse stato progettato con grande cura e sapienza architettonica e potesse contare su un’eccellente architettura luminosa in grado di valorizzarne la struttura stessa. Il concept illuminotecnico era stato, infatti, realizzato in modo esteticamente ambizioso e sofisticato, avvalendosi, tra le altre cose, di effetti di modulazione luminosa.

In quasi tutte le aree erano inoltre presenti sia soluzioni più complesse che soluzioni più funzionali, integrate all’interno di controsoffittature con diversi tipi di intradosso. “Negli uffici, per esempio, erano presenti dispositivi di illuminazione di varie tipologie, persino faretti alogeni a bassa tensione, utilizzabili all’interno degli ambienti separatamente o in combinazione tra di loro per diverse finalità e occasioni”, dice Vedder. Anche nelle aree di transito come corridoi e zone di collegamento, per dare vita ad un’esperienza spaziale vibrante e dinamica, trovavano impiego dispositivi illuminanti di vari colori e dalle più svariate caratteristiche di irradiamento luminoso che spaziavano dai faretti “flood” a quelli “spot”.

Rinnovare anziché sostituire – una seconda vita per la luce

Visto che la soluzione di illuminazione esistente risultava comunque valida e che, grazie alle scocche di alluminio, i dispositivi illuminanti utilizzati risultavano estremamente robusti, una loro completa sostituzione non avrebbe prodotto i risultati auspicati. Pertanto, il progetto è stato quello di sostituire le lampade alogene, a fluorescenza e a scarica presenti nell’edificio, con lampade LED, cercando di non stravolgere il concept illuminotecnico originale.

Sono stati riutilizzati i cassonetti luminosi pre-esistenti andando a sostituire esclusivamente la tecnologia illuminotecnica interna. Si sarebbero così potuti utilizzare, senza alcuna modifica, i sistemi a soffitto e le aperture già esistenti producendo la minor quantità possibile di rifiuti – un fattore molto importante quando si parla di sostenibilità.

Per regalare una seconda vita ai pregiati alloggiamenti in alluminio, Reinhard Vedder si è rivolto all’azienda LMT Leuchten + Metall Technik GmbH di Hilpoltstein, la cui esperienza nel campo delle strutture luminose e in metallo ha permesso di convertire e riutilizzare agevolmente gli alloggiamenti pre-esistenti.

 

Competenza nei materiali e nella tecnologia LED per risultati d’eccellenza

Più difficile si è rivelata, invece, la ricerca della tecnologia LED più adeguata. Anziché optare per soluzioni economiche che oltre alla grande luminosità hanno poco altro da offrire, il team ha preferito concentrarsi sulla qualità. La ricerca si è quindi focalizzata sull’individuazione di una soluzione in grado di dare vita a un’atmosfera lavorativa gradevole e dall’elevato comfort visivo, offrendo una qualità luminosa ben al di sopra della norma e garantendo, allo stesso tempo, flessibilità nella gestione della luce nell’arco della giornata ed elevata efficienza economica.

“Vi sono molti prodotti industriali standard in grado di soddisfare i bassi requisiti previsti dalle normative, ma non di dare vita a un’atmosfera soddisfacente, ossia armoniosa e visivamente gradevole, all’interno degli ambienti “, riassume Reinhard Vedder parlando di quella che è stata la sfida più importante che si è trovato ad affrontare nel corso del progetto. Infatti, per esempio, una luce con una temperatura di colore di 4000 Kelvin combinata con valori CRI bassi, ma pur sempre conformi alle normative, andrebbe a creare un’atmosfera spaziale e lavorativa sgradevole.

Inoltre, nell’ambito di una successiva gara d’appalto, si è finalmente riusciti a trovare la giusta soluzione optando per la tecnologia Optisolis di Nichia. A far pendere l’ago della bilancia a favore del chip LED sono state, soprattutto, la sua elevata qualità luminosa e la sua disponibilità in breve tempo. Le prestazioni e le caratteristiche di Optisolis hanno consentito agli esperti di illuminotecnica di gestire facilmente anche le richieste più esigenti emerse nel corso del progetto a Herzogenaurach.

 

Optisolis soddisfa esigenze di natura estetica e tecnica

Grazie ad Optisolis il progetto si è potuto arricchire, senza alcun problema, di una serie di interessanti soluzioni personalizzate. Dove, fino ad allora, si trovavano installate una serie di luci speciali, la tecnologia Optisolis ha consentito di dare vita a soluzioni illuminotecniche contraddistinte da un eccellente antiabbagliamento e un’elevata efficienza senza compromettere, tuttavia, il comfort visivo. Con soltanto poche modifiche i risultati raggiunti hanno pienamente soddisfatto l’intero team.

LMT è stata in grado di realizzare dispositivi illuminanti robusti, di alta qualità e con eccellenti caratteristiche di antiabbagliamento. Le sorgenti luminose risultano esteticamente gradevoli, senza attirare troppo l’attenzione. Il contributo prestato da Optisolis è stato significativo: il suo chip offre, infatti, un’elevata efficienza luminosa a fronte di un’eccellente qualità di resa cromatica (> RA 80).

La tecnologia Optisolis, inoltre, ha risolto alcuni dei problemi con cui, nonostante l’attenta progettazione, il precedente sistema di illuminazione si trovava a fare i conti; come, ad esempio, nelle sale riunioni e nelle aree VIP, dove trovava impiego una combinazione di lampade a scarica e di lampade alogene. Queste ultime, tuttavia, una volta accese, raggiungevano la loro luminosità massima molto più rapidamente rispetto alle lampade a scarica. Grazie alla tecnologia LED di Nichia, ora è possibile godere di una straordinaria illuminazione subito dopo l’accensione.

Anche a livello normativo, Optisolis non ha deluso certamente le aspettative. E questo si nota, in particolare, nelle postazioni di lavoro in cui si svolgono lavori che richiedono massima precisione e attenzione al dettaglio. Prima della conversione, l’intero ambiente era illuminato “a pioggia”. Per le postazioni di lavoro sono richiesti valori tra 1.200 e 1.500 lux. Tuttavia, illuminare l’intero ambiente con la stessa intensità luminosa non solo non dona alcun beneficio alle singole postazioni di lavoro, ma comporta anche un inutile spreco di energia. Ora, invece, la luminosità è dove necessaria; e l’alta resa cromatica di Optisolis aiuta i dipendenti a lavorare con la precisione richiesta per la realizzazione di prodotti di alta gamma.

Soluzioni personalizzate di agevole realizzazione

Grazie alla soluzione di Nichia, il team è stato in grado di soddisfare tutte le esigenze richieste. La tecnologia LED ha impressionato per la competitività dei suoi prezzi, la flessibilità e l’efficienza, consentendo di mantenere e migliorare l’estetica architettonica originale dell’edificio e di tutti gli spazi senza cambiamenti significativi.

Una parte del progetto è già stata terminata e la seconda è ormai prossima al completamento. Il cliente è rimasto particolarmente soddisfatto dei risultati, che sopravanzano il “vecchio” concept illuminotecnico in termini di luminosità, comfort visivo, facilità d’uso e antiabbagliamento. Ed i primi dati sui consumi energetici soddisfano già tutte le aspettative. “Stiamo ricevendo feedback molto positivi”, aggiunge soddisfatto anche Vedder.

Il progetto gli ha regalato non solo soddisfazioni a livello personale, ma anche vantaggi pratici. In futuro Reinhard continuerà, infatti, a fare affidamento sui prodotti di Nichia: “Alcuni dispositivi, sviluppati con grande attenzione e di comprovata efficienza nel quadro di scrupolosi test illuminotecnici, torneranno utili come veri e propri risolutori di problemi nell’ambito di futuri progetti”, afferma Vedder. La nuova luce downwall NAU, sviluppata appositamente per questo progetto, è stata inserita da LMT nella propria gamma standard di prodotti.

“L’utilizzo dei robusti alloggiamenti preesistenti è stato qualcosa di particolarmente soddisfacente e dimostra come le soluzioni personalizzate non debbano essere necessariamente più costose”, conclude Vedder. Risultati come quelli ottenuti ad Herzogenaurach mostrano come, nei palazzi di uffici, una migliore qualità della luce sia non solo auspicabile, ma, con la giusta tecnologia e l’ausilio di partner competenti, anche facilmente raggiungibile.

Optisolis offre la qualità, la flessibilità e la sostenibilità necessarie ad ottenere risultati economicamente validi anche nel quadro dei progetti illuminotecnici più impegnativi e ambiziosi. Optisolis mette a disposizione di progettisti e tecnici illuminotecnici un chip LED in grado di supportarli in modo ottimale nel loro lavoro e guidarli rapidamente ai risultati desiderati. La tecnologia LED offre alle aziende e ai loro dipendenti una soluzione di illuminazione confortevole che, subito dopo l’installazione, va immediatamente a creare condizioni luminose visibilmente migliori promuovendo la produttività sul lungo termine senza impattare inutilmente l’ambiente.



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