L’elettronica organica

L’elettronica organica

Quali obiettivi si prefigge l’elettronica organica?
Una delle tendenze che stanno rivoluzionando il settore dell’elettronica è senz’altro quella che prevede l’introduzione di apparecchi e componenti basati sull’utilizzo di materiali puramente organici.

L’obiettivo principale dell’elettronica organica è ottenere manufatti più sostenibili, la cui produzione consenta di risparmiare risorse ed energia. La mera produzione non è però il focus centrale dell’elettronica organica. Produrre componenti sostenibili significa anche poter smaltire più facilmente, evitando di danneggiare ulteriormente l’ambiente.
I materiali utilizzati nell’elettronica organica sono infatti basati su sostanze organiche molecolari e/o polimeriche, altrimenti conosciute come semiconduttori organici. Le loro proprietà elettroniche e optoelettroniche vengono elaborate attraverso il design molecolare. Rispetto ai materiali tradizionalmente impiegati nell’elettronica, basati perlopiù sul silicio, i semiconduttori organici si contraddistinguono per la loro elevata flessibilità e leggerezza, che li rende sia meno costosi che meno impattanti da un punto di vista ambientale.

Tecnologie ottenibili e applicazioni
Tramite la tecnologia organica si possono ottenere tre principali soluzioni:
OLED (Organic Light-Emitting Diodes). Trattasi alla base di diodi organici a emissione di luce, una tipologia di dispositivo elettroluminescente per il quale l’emissione luminosa è ottenuta attraverso un sottile film di semiconduttori organici. Le applicazioni classiche degli OLED sono i monitor e i display. I materiali organici impiegati garantiscono infatti una resa di colori e luci più brillanti. La flessibilità e la sottigliezza dei materiali sono una caratteristica che permettono di rendere schermi curvi e dispositivi mobili pieghevoli, che costituiranno probabilmente la naturale applicazione degli OLED in futuro.

OFET (Organic Field-Effect Transistors). I transistor ad effetto di campo organici sono basati su semiconduttori molecolari. Vengono impiegati negli interruttori, dove regolano la funzione di collegamento e scollegamento dell’alimentazione.
Si applicano principalmente nei circuiti e nei display utilizzati nei dispositivi elettronici ad elevate prestazioni.

OPV (Organic PhotoVoltaic). Trattasi, come suggerisce la sigla anglosassone, di celle fotovoltaiche organiche, utilizzate come materiali per la conversione della luce solare in elettricità nei sistemi di pannelli fotovoltaici. Sono catalogati anche come “materiali donatori”, in quanto principale veicolo della trasmissione grazie alla loro capacità di assorbimento di fotoni solari.



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